sabato 6 dicembre 2025

ROBERTO FIORE RICORDA IGOR: È MORTO UN CAMERATA NE NASCONO ALTRI CENTO


Il messaggio di Roberto Fiore 

«È MORTO UN CAMERATA  NE NASCONO ALTRI CENTO 

Negli ultimi giorni ha destato scalpore il suo matrimonio in ospedale 
Ne hanno parlato i giornali con con toni commoventi.

Poco dopo ci siamo scritti, ecco il suo messaggio:

«Grazie Robe', le cose si sono complicate, ma io voglio continuare questa seconda fase della mia vita, prego il Cristo di concederla e continuare a stare al tuo fianco ed in Fn per il progetto di ricostruzione nazional-rivoluzionario.»

Ha saputo nel suo canto del cigno unire in modo esemplare Cristo e Lotta.
Perché non c'è Cristo senza lotta 
Non c'è lotta senza Cristo.
La sua richiesta per una seconda fase della vita è stata accolta nella saggezza di Dio come continuazione della battaglia, dall' alto dei Cieli, assieme a noi, in spirito con la Rivoluzione.»

martedì 2 dicembre 2025

FERRARA, FORZA NUOVA LANCIA LA SUA SFIDA ALLE STELLE

Comunicato:  
«Forza Nuova - Ferrara lancia la sua sfida alle stelle. Inverno di Lotta e Riorganizzazione. Si inizia da Cento dove porteremo a stretto giro i militanti emiliani in un presidio anti-immigrazione e per la sicurezza.
Chi pensava, all'ombra degli stracci rossi di Galleria Matteotti  dell'anno scorso, di non vederci più per la semplice scadenza di un contratto di affitto, non ha capito nulla della fibra dei forzanovisti.
Avviato tesseramento e reclutamento militanti nuovi.
Boia chi Molla!»

Davide Pirillo
Responsabile 
FN Ferrara

mercoledì 26 novembre 2025

Calabria tra crollo demografico e sostituzione popolare: porre un freno.


Succede in Calabria, quella appena uscita da una surreale campagna elettorale dove a sinistra si voleva sdoganare il "Modello Lucano" detto impropriamente "Riace" e dove si é dibattuto paradossalmente sull'opportonità di far ripopolare i borghi da masse di stranieri, culturalmente distanti dal modello calabrese e italiano. 
Dibattito, oltre che bocciato dagli elettori, inquietante, perché si va a sovrapporre alla emergenza demografica calabrese, di cui ieri ne ha parlato anche una testata giornalistica  regionale. 

Numeri e dati alla mano, ci dicono che la Calabria ha perso dal penultimo censimento ad oggi oltre il 10% di abitanti, città come Crotone si stanno svuotando, infatti nel censimento del 2017 era composta da 64 mila abitanti, oggi ne conta 58 mila. Non meglio le altre città e i borghi della punta estrema dello stivale.
Se calcoliamo che in Calabria ci sono quasi 100.000 immigrati e solo Dio sa quanti sono quelli  irregolari, possiamo parlare purtroppo di un chiaro principio di "Sostituzione di Popolo", che la sinistra regionale vorrebbe incentivare con operazioni assistite e viziare così oltre la portata stessa, già epocale.

Secondo l'Istat nel 2030 la questione del crollo demografico calabrese, prenderà le dimensioni di allarme sociale e potrebbe trascinare  tutto il Sud.
Il fenomeno dell'Emigrazione, sommato a quello della immigrazione di massa da inevitabilmente il risultato della sostituzione del popolo calabrese.
Due fenomeni insomma, che incontrandosi diventano funzionali ad un chiaro disegno politico internazionale.

La politica regionale deve porre rimedio, bocciare anche culturalmente i pseudo modelli alla Lucano, mettere in campo politiche serie per fare ripopolare i borghi e richiamare i giovani calabresi emigrati al ritorno nella terra natia.
Solo così la Calabria si salverà, contribuendo anche alla salvezza nazionale d'Italia.


Davide Pirillo 
Dirigente Nazionale 
Forza Nuova

sabato 7 settembre 2024

6 SETTEMBRE 1993: IL DIVORZIO DI CROTONE CON LA SINISTRA

In questa foto non é immortalata Belfast, ma Crotone, come oggi 6 settembre, nel 1993. 
Una rivolta operaia passata alla storia come "I FUOCHI DI CROTONE". 
Fosforo incendiato, scontri con la polizia, marce operaie e binari bloccati dalle donne.
Scoppia la rabbia delle masse operaie, erano i giorni dell'orgoglio.
Alla notizia che le fabbriche sarebbero state chiuse: occupazione degli stabilimenti che diventa rivolta dopo il tentativo maldestro delle forze di sicurezza di non far avvicinare i parenti ai picchetti in fabbrica.
Le masse operaie sono state tradite, le stesse masse irreggimentate nel sistema sindacale di quella città così rossa da essere definita allora la Stalingrado del Sud. 
Eppure il "compagno" D'Alema in un comizio sfigato, disse alla città: «Le fabbriche a Crotone non chiuderanno mai!», le ultime parole famose,  un addio inconsapevole rappresentato da una bugia disperata di chi sta per essere lasciato.
Crotone di colpo si disamora del comunismo, non lasciandone più traccia ai giorni nostri, é la reazione di chi é stato tradito, tanto da votare poi in massa Pasquale Sentore, federale storico dell'MSI che riesce a farsi eleggere sindaco per ben due volte, con i voti delle contrade e degli ex operai di sinistra delusi.

Una storia che va letta nella chiave giusta, per come é.

RIFLESSIONI SU LAVORO, MILITANZA E VISIONI NAZIONAL-SINDACALI

Non bisogna campare per lavorare, ma lavorare per campare.
Il fine ultimo allo stato attuale é il sostentamento personale e della famiglia, in un percorso di militanza politica. 
Le fatiche dell'uomo moderno sono comprensibili, ma bisogna furbescamente erodere tempo stipendiato ai padroni del sistema capitalista in cui viviamo; questo per dedicarsi alle attività militanti e spirituali, fare insomma il minimo sindacale, ed é anche troppo.
Poi con l'ottica futura e rivoluzionaria del ripristino di uno Stato nazionale e corporativo il discorso cambia, a quel punto  bisogna fare il contrario, spaccarsi la schiena, perché non si lavora più per il mero guadagno materiale di una classe sociale, dei capitalisti o di un sistema pubblico che ha smarrito il senso profondo dello Stato a favore della politica deteriore, ma si dovrà lavorare nell'ottica  di continuità spirituale della missione divina, per la Patria e per la giustizia sociale, come naturale proseguimento  militante e metapolitico del
nazional-rivoluzionario, lo stesso che diviene Uomo Nuovo dopo la rivoluzione spirituale e la riforma dello Stato di cui é stato protagonista.

«Che il tuo lavoro sia la lotta, che la tua pace sia la vittoria!» cit.