giovedì 30 novembre 2017

30 novembre, Codreanu, ricorrenza e ricordo della figura del capitano.



«Ama la trincea, disprezza il salotto» 
Corneliu Zelea Codreanu

30 novembre 1938 
30 novembre 2017
PRESENTE! 

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FormAZIONE*

Codreanu è stato un vero eroe di quei fascismi sorti negli anni 30 in tutta Europa. 
Fondatore della Guardia di Ferro e della Legione di San Michele Arcangelo in  Romania, è stato una delle figure più emblematiche ed affascinanti del suo tempo,  le sue tragiche e strazianti vicende che lo hanno condotto alla morte ed alla gloria, ne sono prova inconfutabile. 

Tra gli italiani che lo hanno incontrato e intervistato, troviamo Julius Evola e Indro Montanelli: quest'ultimo così lo descriveva:

«Era sobrio fino all'astinenza. Digiunava il martedì e il venerdì fino alle cinque del pomeriggio (…) Non si curava delle donne. E anche per questo, forse, non si curava dei suoi vestiti (…) Non aveva nessuna idea del denaro (…) Sua moglie doveva sottrargli di nascosto il denaro, quando ce n'era, per impedirgli di farne dono ai poveri e agli amici, che erano poveri anch'essi.»

Con Forza Nuova il legionarismo romeno condivide molto, dal santo protettore San Michele Arcangelo al modo di interpretare la religiosità all'interno delle sfere militanti. Forza Nuova nasceva nel 1997 come movimento di ispirazione codreanista, difficile dire se lo è ancora totalmente, in FN se ne rintracciano sicuramente molti tratti. Ricordo  i primi anni del percorso forzanovista, quando la quasi totalità delle sezioni sparse per l'Italia si definifano CUIB ( nido in romeno) come le cellule militanti della Guardia di Ferro, a Crotone ci auto-definivamo  "Cuib dell'Arcangelo Michele", nella primissima sede di Piazza De Gasperi. 

Codreanu rimane, comunque, un punto primario della nostra visione di mondo, quindi il consiglio ai giovani e nuovi militanti è quello di approfondire la sua figura e quella del fascismo romeno. Uno straordinario fenomeno, unico per limpidezza d'animo e forza viscerale con cui amavano la Patria, che veniva vista  in chiave trascendentale e religiosità ortodossa.  Il nazionalismo romeno, si caratterizzava anche per un forte culto ecumenico dei morti della Legione con l'azione politica reale, oltre ad una sorprendente originalitá nazionale ad adattare le pulsioni fasciste che incendiavano gli animi degli europei in quel periodo. Codreanu stesso parlando del fascismo come corpo unico europeo, disse, in sostanza, che se l'Italia rappresentava il cervello, la Germania il fisico, la Romania di questo corpo non poteva non rappresentarne che l'anima; bisogna concedere questo ai camerati romeni, infatti per spiritualità erano imbattibili, il legionarismo si configurava  più come una scuola spirituale che un partito politico in senso tradizionale. 
La struttura organizzativa pratica eccezionale e le visioni ineccepibili, ne fecero uno di quei fascismi embrionali, così superiori e perfetti da incutere paura ad alcuni settori dei fascismi stessi.  
Fare piena luce sulla figura storica di  Codreanu in un solo articolo è difficile, poi approfondirne  il pensiero è impossibile,  il consiglio è come sempre la lettura dei testi che questi grandi capi ci hanno lasciato, non ci dovrebbe essere militante che almeno non abbia letto i suoi libri, due per iniziare:

- Il Capo di Cuib
- Diario dal Carcere

Questi due testi possono essere acquistati con facilità sul web, sono economici, non ve ne pentirete. Il primo si tratta di un manuale scritto per gli appartenenti alla Legione, seppur un manuale, vi proietterà sul rigore morale e la perfezione dell'organizzazione stessa del movimento e di come era la loro visione dell'azione politica in concomitanza con la visione fortemente spirituale e simbolica da cui venivano ispirati.  Il secondo libro, alcune pagine del diario della sua prigionia, vi rimanda all'odio che il sistema corrotto romeno del tempo provava per la Guardia di Ferro ed i sui capi, ma anche una forte sensibilità umana di Codreanu stesso, e la compostezza con cui affrontava la tragedia che lo stava per colpire.

Curiosità: non provate a chiedere a qualche romeno in Italia chi era Codreanu, vi risponderanno "un cantante folcloristico" o "il panettiere sotto casa mia a Bucarest" e cose simili. Il motivo della poca popolarità attuale e della scarsa conoscenza popolare di questa figura storica  è la distruzione sistematica ed organizzata della memoria, operazione "culturale" dalla dittatura comunista e di Ceaușescu. 
Un oblio indotto, che stride fortemente, con la storia, basta confrontarlo con alcune vicende come il matrimonio di Codreanu quando in migliaia piombarono nella località delle nozze, che non riuscì ad ospitare la marea di simpatizzanti venuti da ovunque. Inoltre non può essere sconosciuto alla fascia popolare il fondatore di un  movimento che seppur  brevemente prese il potere nei primi anni '40, e seppur senza Codreanu che era già stato assassinato il 30 novembre 1938 per mandato del re insieme a 13 suoi legionari. La sua divenne una icona popolare nel periodo precedente e durante la guida legionaria con la presa di potere della Guardia di Ferro, Codreanu veniva celebrato come eroe martire.
La risposta sta nel divieto odierno di ricostituzione della Guardia di Ferro in Romania, hanno paura degli "sconosciuti". 

Davide Pirillo

(*) FormAZIONE, ricordatevi sempre di accompagnare la militanza alla dottrina, non trascurate mai la lettura e l'approfondimento, la ricerca del mito e degli esempi eterni, appunto come Codreanu.